It’s not your country, baby

La multinazionale. Il prestigio di essere stata scelta. Tu, piccola straniera dalla pelle bianca, assunta per le tue spiccate ed esotiche competenze linguistiche. Convinta che qualcuno ti prenderà da parte e ti spiegherà per filo e per segno cosa dovrai fare. Come compiere al meglio i tuoi doveri per un proficuo inserimento e per il profitto dell’azienda. Educatamente, con parole semplici, sogghignando di tanto in tanto, mentre ti si spiegano le buffe procedure che, sotto sotto e poco a poco, diventeranno a te familiari e piacevoli come il tè con i biscotti a casa della nonna.

Piccola sciocca sabotatrice. Insipido mostriciattolo ipocefalo. Cos’altro credevi di essere? Cos’è tutto questo spirito d’intraprendenza, bruciare le tappe, mettersi in vista, primeggiare sui colleghi, assumersi responsabilità non richieste e dimostrare creatività nel portare a termine lavori in meno tempo di quello prestabilito? Vorrà forse mandare in malora tutto il sistema?

Lei non è fatta per stare qui. Ci sta offendendo e umiliando tutti con le sue uscite dagli schemi. Lei è straniera e solo perché parla la nostra lingua non vuol dire che la capisca e che meriti l’onore di lavorare per questa gloriosa azienda. Non capisce nulla della nostra cultura, dei valori sottostanti ai quali è, ancora prima di compiere il lavoro richiesto, essenziale sottomettersi. Tutto quello che crede di sapere non coincide con la realtà. La percezione della realtà che ha è totalmente distorta e corrotta da un’evidente deficienza d’intelletto. Lei capisce poco o nulla; lei non ha nessun valore qui.

Le urla, le lavate di capo, i declassamenti. Ma chi se ne importa. Era tutto un gran malinteso. Non mi capiscono, non sfruttano le mie potenzialità. Perché, alla fine, sono dove volevo essere, me lo sono meritata questo posto. Il mio impegno sarà riconosciuto. Sarò la più brava, ligia, produttiva dipendente che l’azienda abbia mai avuto. E lo dimostrerò. Volerò in alto, fuori dalla dalla finestra, lanciandomi nel vuoto, libera e potente,  dove il cielo è più sottile.

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